di Gabriele Ottaviani
Per me è come se fosse ieri. La festa da amici nella villa sul promontorio. Noi ragazzini che giocavamo in mezzo al verde. Poi quelle lingue di fuoco che spuntavano dalla collina, avanzando inesorabili verso la casa. Le telefonate insistenti ai soccorsi che non arrivavano mai. Noi intrappolati in quella valle con troppi alberi intorno… poi la fuga verso la costa e il salvataggio via mare, in barca non si riusciva nemmeno a respirare per il fumo che si era propagato fino all’acqua…
Scacco all’isola, Alessandra Fagioli, Robin. Brillante, avvincente, raffinato, ricco di livelli di lettura e chiavi d’interpretazione, il riuscito romanzo, che trascende il genere e si ammanta di una veste universale, vede per protagonista la commissaria Anna Tesei, che indaga sulle strane morti che nell’arco di tre stagioni hanno luogo in un’isola al di sopra di ogni sospetto in cui viene inviata dal vicequestore e dove con l’occasione, confrontandosi con una vecchia amica, una scrittrice di gialli sopravvissuta a un naufragio, ha modo di intraprendere un vero e proprio viaggio non solo fisico ma anche nelle vite delle persone di cui sta cercando di svelare il mistero. Dunque, in primissima battuta, anche di sé medesima. E… Intenso, coinvolgente, convincente.