di Gabriele Ottaviani
Juste un mouvement. Alla Berlinale. Di Vincent Meessen. Con Alymana Bathily, Cheikh Hamala Blondin Diop, Dialo Blondin Diop, Ousman Blondin Diop, Bouba Diallo, Marie Thérèse Diedhiou, Felwine Sarr, Alioune Paloma Sall, Landing Savané, Marie-Angélique Sagna, Mame Awa Ly Fall, Doudou Fall, Mamadou Khouma Gueye, Fi Lu, Mbagnick Ndiaye, Madiaw Njaay,Thierno Seydou Sall, Malal Almamy Tall (Fou Malade) e Li Yuanchao. Ispirandosi liberamente di fatto a Godard, questo film intenso ed elegante, che induce alla riflessione, riambienta La Chinoise cinquant’anni dopo, a Dakar, con tutti gli aggiornamenti del caso, meditando su politica, memoria e giustizia, facendo assurgere, nonostante non ci sia più, Omar Blondin Diop, l’unico vero studente maoista nel film originale, al ruolo di personaggio chiave.