di Gabriele Ottaviani
Mondadori Electa ha appena pubblicato il nuovo fantasy di Luisella Traversi Guerra, Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura, una storia di amore, di accettazione, di montagna, di crescita, di magia, di sempiterna lotta fra Bene e Male: Convenzionali ha la grande gioia di intervistare l’autrice.
Chi è Sanpietrino?
Sanpietrino è una metafora. Crea la possibilità con la sua bruttezza di sviluppare molti aspetti che fanno parte della conoscenza e del processo umano. Sanpietrino è il racconto di un percorso di trasformazione. È un processo evolutivo nel quale la forza dei valori e la potenza del Bene lottano contro la magia del Male che cattura le anime smarrite divorandole e trasformandole in patacche. È anche lo stupore di quando compare il Maestro, il quale crea l’inimmaginabile e spalanca la straordinarietà del Bene. La bruttezza che umiliava i giusti si trasforma in un futuro di assoluta e completa bellezza. In questo libro ci sono intessuti diversi messaggi educativi. Il personaggio di Sanpietrino offre l’occasione di riflettere su che cosa provochi veramente la bruttezza e la sofferenza che ne deriva. La prima scoperta è quella di capire che la bruttezza è un confronto di schemi. Il bello e il brutto si fanno consapevolezza solo quando uno schema estetico diventa così predominante da annullare l’altro. Nella storia umana è interessante scoprire come il tutto e il suo contrario hanno condizionato le vite. Un altro punto educativo è quello di constatare che il bene è più forte del male quando sceglie di usare delle situazioni che non lottano contro il male, ma lo “invadono” sciogliendolo.
Cosa rappresenta la fantasia nel mondo contemporaneo?
La fantasia è figlia della creatività. Essa può trasformarsi in metafore che permettono di esprimere in modo divergente alcune situazioni libere da preconcetti o regole o condizionamenti. Nel mondo contemporaneo, soprattutto per i bambini e per gli adolescenti che sono “travolti” dal cellulare, può essere estremamente fecondo esercitare la loro immaginazione per gustare la fantasia, filo conduttore di un racconto. Ognuno è libero di crearsi la propria scenografia!
Perché non possiamo non avere bisogno delle fiabe?
Non possiamo fare a meno delle fiabe poiché tutto ciò che conosciamo e razionalizziamo invecchia, avvizzisce e si spegne. Quindi, per sostenere lo sviluppo e la crescita del processo umano, dobbiamo proiettare i nostri mondi immaginari, spesso ispirati dall’humus della coscienza umana, i quali diventando metafore che stimolano il bisogno del nuovo e del diverso, accelerano il processo creativo e permettono di liberarci e quindi di rinnovarci. La fiducia di questo straordinario percorso è che sempre “vissero felici e contenti”.
Cosa le piacerebbe che i lettori pensassero dopo aver conosciuto le avventure di Sanpietrino?
Sarebbe per me una grande gioia se i lettori di “Sanpietrino e il segreto della Valle oscura” incontrassero stimoli riflessivi ed educativi per essere sempre più consapevoli del valore e della forza che il Bene può creare. E credo che la bellezza interiore ne sia l’espressione più alta.
C’è una valle oscura in ognuno di noi?
Certamente! Ogni creatura ha in sé una ferita che inquina, offusca e condiziona le relazioni umane serene. Per curarle è necessario costruire tutte le forze del bene che vanno a sciogliere il dolore e ricreano la disponibilità di trasformarlo in amore.
Come si combatte la paura della solitudine attraverso il valore dell’amicizia e il coraggio?
La paura della solitudine è il frutto di una situazione esistenziale che può essere curata con la dedizione, il sostegno di chi ha in sé il valore, l’amore e il coraggio di far scoprire e accettare la sofferenza fino a liberarsene. L’amicizia è un potente fluido di bene che molto può fare per chi non si sente amato o si è sentito tradito.