di Gabriele Ottaviani
L’arte è testimone dello spirito dell’epoca…
A Mosca con Majakovskij, Leonardo Fredduzzi, Giulio Perrone editore. Dopo averci già condotto in tanti luoghi d’incanto con guide d’eccezione che attraverso il genio letterario ne hanno immortalato l’anima e l’essenza, i tipi di Giulio Perrone accompagnano con mano sicura tutti i lettori nientedimeno che nella capitale della Grande Madre Russia, quella Mosca piena di fascino e di contraddizioni nella quale si staglia solenne la mole del Cremlino e di cui uno dei più originali cantori è stato senza dubbio Majakovskij, refrattario a ogni definizione: Leonardo Fredduzzi, scrittore, vicedirettore dell’istituto di cultura e lingua russa di Roma, dove cura le relazioni con i partner (università statali, musei, fondazioni) dislocati in diverse città della Federazione Russa e si occupa di comunicazione e programmazione culturale: presentazioni, conferenze, festival letterari e cinematografici, dà alle stampe un’opera affascinante e istruttiva che fa immergere il lettore nell’atmosfera d’inizio Novecento, mentre per esempio nelle vie dell’Arbat un giovane Živago cresce in una famiglia adottiva, Lara medita l’omicidio del suo amante e negli Stagni del Patriarca, in un caldo pomeriggio primaverile, appare il professor Woland, specialista di magia nera, assieme alla sua accolita di demoniaci seguaci… da non perdere per nessuna ragione.