di Gabriele Ottaviani
Fu una battuta di pesca delirante…
Scena di pesca in Algeria, Mohamed Magani, Besa, traduzione di Sara Ricci. La vita non è solo un esercizio di pazienza, o anche quel che accade mentre si è in tutt’altre faccende affaccendati, è anche, se non soprattutto, la tessitura policroma dell’incontro delle nostre fragilità: insolita, bizzarra, incostante, incongruente, piena di difetti, ma pure incredibilmente capace di tanto in tanto non solo di sorprendere ma anche di regalare gioie inattese, tenuta insieme dalla lenza del pescatore che cerca di catturare, in modo quasi ossessivo, il pesce che gli sfugge, l’umanità è la poesia della condivisione, e con stile lirico, sognante e solenne Magani la descrive con precisione estrema.