Libri

“Cose impossibili di tutti i tipi”

di Gabriele Ottaviani

«Non è affatto piacevole con questo tempo ma d’estate non è male» rispose il sergente mentre slegavano la bicicletta. «Tiro fuori la vecchia barca che vede ribaltata laggiù sotto al sicomoro. Remo fin dentro alla bocca del Budello e calo il radiatore fuoribordo. Il tempo passa in un attimo allora, senti il dondolio della barca nella corrente, qualche sandwich e stout o un poco di whiskey, e a meno che non ci sia un brutto vento da est il pesce non manca mai. È grandioso quando abboccano la prima volta e vedi la lenza allungarsi verso il lago.» «Li fa alla griglia poi?» «Certe volte li cucina Biddy ma più che altro li do via. Non mi interessa mangiarli. È la bella giornata fuori, e la pesca. Ci ho fatto caso spesso che chi sta in fissa con la pesca poi difficilmente va matto per il pesce.»

Cose impossibili di tutti i tipi, John McGahern, Racconti, traduzione di Stefano Friani. Introduzione di Colum McCann. Contadino nella sua fattoria ma anche grandissimo scrittore, in questa raccolta di racconti splendida sin dalla copertina John McGahern racconta l’Irlanda di cui è in assoluto una delle voci più intense e brillanti: autore di opere capitali già edite in Italia in questa sua raccolta di racconti tratteggia in maniera vivida e irresistibile, tanto da essere stata abbondantemente e drammaticamente censurata nella bigotta Eire del suo tempo tratteggia senza mai dimenticare un tocco di grazia emozionante e vibrante la durissima vita dei campi: sublime.

Standard

Lascia un commento