di Gabriele Ottaviani
Il tocco di fantasia è il diavoletto dello scrittore…
Armoniose bugie – Saggi 1959-2007, John Updike, Sur. A cura di Giulio D’Antona. Scrittore, poeta, saggista, critico, inventore del Coniglio, allegorico e irresistibile campione di pallacanestro che non sa né può né vuole resistere all’irrefrenabile impulso al cambiamento che lo porta a prendere in mano la propria vita in un senso più pieno, nostalgico ma anche utopistico, concreto e ideale, generale e universale, John Updike, cui certo non difettava né la bravura né il genio, da buon classico non smette mai di dire quel che ha da dire, e resta vivo anche quando non c’è più: in questa raccolta monumentale perfetta sin dal titolo, sintesi perfetta della letteratura, dove, come nel teatro, tutto è finto ma niente è falso, dove si parla all’altro anche quando si inventano mondi, dove si immagina cosa esista dietro i profili che le luci gettano sui muri delle case altrui, finestre sull’universo, Updike tratteggia con mano sicura un imperdibile affresco dello scibile. Maestoso.