di Gabriele Ottaviani
Caravaggio diventò pertanto il pictor praestantissimus…
Forse non tutti sanno che Caravaggio…, Annalisa Stancanelli, Newton Compton. Il sottotitolo dice già tutto: la vita di un genio tra arte, avventura e mistero. Breve ma intensa, come da abusata frase formulare, verrebbe da dire, è stata infatti la parabola esistenziale di Michelangelo Merisi, a breve nuovamente sullo schermo incarnato da Riccardo Scamarcio – nel cast anche Isabelle Huppert – dopo che qualche anno fa gli prestò corpo e voce Alessio Boni: ha conosciuto la povertà, ha ucciso, ha goduto, è fuggito, è stato sfregiato, è morto in circostanze decisamente singolari, ha lasciato all’umanità capolavori ineguagliabili, che non ci si stanca mai di vedere e rivedere, che ogni volta, come del resto sono i classici, che non finiscono mai di dire quel che hanno da dire, regalano a chi li osserva qualcosa di diverso. Annalisa Stancanelli, per anni docente, dirigente scolastica, giornalista pubblicista, vincitrice, quattordici anni fa, della Borsa di studio del Centro Internazionale di Studi sul Barocco, realizza un’esegesi chiaramente divulgativa, ampia, intrigante e gravida di passione: da non farsi sfuggire.