di Gabriele Ottaviani
Gli individui si percepiscono sempre più frequentemente come il risultato di ciò che immettono sul web…
Come la pandemia ci ha cambiato, Vanni Codeluppi, Carocci. Dovevamo uscirne migliori. Ovviamente non è stato così. Perché ne siamo usciti, ma era più che prevedibile, visto che la solidarietà non è affatto, nella maggior parte dei casi, scontata né gratuita, anzi, la difficoltà rende l’uomo per l’altro uomo un lupo, con buona pace di Leopardi che, pessimista in tutto e per tutto, vedeva invece proprio e solo nella ginestra in grado di fiorire in ogni luogo, finanche sulle pendici dello sterminator Vesevo, un simbolo di riscatto, ancora più egoisti. Diffidenti. Rabbiosi. Rissosi. Sospettosi. Crudeli. Precari. Astiosi. Poveri. Isolati. Vanni Codeluppi non scrive quello che potrebbe apparire semplicemente come un saggio d’occasione: medita invece sulla natura umana, con abilissima agilità. Da non farsi affatto sfuggire.
Purtroppo è così. Nella disgrazia si diventa peggiori, nell’infelicità si diventa cattivi. Lo ha scritto Ezra Pound e (nel mio piccolo) l’ho scritto anch’io.
"Mi piace""Mi piace"
Verissimo, purtroppo…
"Mi piace""Mi piace"