di Gabriele Ottaviani
Dopo quel giorno non vidi passare più né il Re, né il Papa e neppure il Duce…
Piazza 25 aprile, Pierdomenico Baccalario, Alessandro Sanna, Rizzoli. Il venticinque di aprile, ogni anno, si festeggia quanto avvenne in quella data nel millenovecentoquarantacinque, ossia la liberazione dell’Italia dal nazifascismo: in tanti periodicamente tentano di intorbidare le acque, perché la storia è pericolosa, la storia fa ragionare, la storia costringe a guardare in faccia la realtà. La storia soprattutto è memoria. La storia va raccontata, coltivata, conservata: e ogni mezzo è buono, anzi, più il linguaggio è immediato, meglio è. Il volume di Baccalario e Sanna è splendido sia per i disegni che per i testi: da non farsi sfuggire per nessuna ragione.