di Gabriele Ottaviani
A Orlando piaceva la giungla…
Inferno verde, Gert Nygårdshaug, SEM. Traduzione di Andrea Romanzi, giovane e brillante docente, traduttore, saggista, dottore di ricerca dal curriculum prestigioso che padroneggia a menadito, oltre che la sua madrelingua, l’inglese, il giapponese e il norvegese. Il romanzo di Gert Nygårdshaug racconta con ritmo serratissimo ma mai meramente forsennato una vicenda mozzafiato, che avvince e avviluppa il lettore, accompagnandolo per il mondo in un vortice di tensione e violenza, laddove quella che più sconvolge e induce alla riflessione, facendosi veicolo, grazie a una struttura narrativa solida e compiuta, caratterizzata comme il faut in ogni singolo dettaglio, di vibranti istanze politiche, nell’accezione più ampia del lemma, è quella che appare meno visibile, più subdola e implicita, ma proprio per questo ancor più efferata, prepotente, soffocante, intollerabile: Mino ha dieci anni e vive in un paradiso di profumi, suoni e colori nella foresta pluviale sudamericana su cui ha messo gli occhi e le grinfie una compagnia petrolifera. Un giorno Mino torna da un’escursione e vede con orrore che tutto è stato distrutto, che i suoi cari sono stati massacrati in un bagno di sangue, e… Da non lasciarsi sfuggire per nessuna ragione.