di Gabriele Ottaviani
Siberna è venuto a ringraziarmi per una parte delle fave…
Metabola, Paolo Gueli, Castelvecchi. Aldo Manlio Leto ha quarant’anni, e la vita lo sta abbandonando. Quell’esistenza che è sempre stata per lui motivo di tormento, dolore, sgomento e frustrazione, lotta inesausta contro il male, una rara forma di autismo che lo ha consumato come una candela, eroso come pietra pomice, alla deriva in acque procellose, sta volgendo al tramonto, e questa particolare condizione lo induce a riflettere, a scrivere, come in un diario, in una cronaca, il turbinio di emozioni, riflessioni, domande e considerazioni, tragicamente concrete ma anche sublimate e simboliche, che ne connotano gli ultimi giorni. Doloroso e dolcissimo, il volume, ultima opera di Paolo Gueli, cui, se non postume perché basate su testi ritrovati, non potranno purtroppo seguirne altre, commuove ed emoziona.