di Gabriele Ottaviani
Dotter of Her Father’s Eyes, Mary & Brian Talbot, NPE. Traduzione di Gloria Grieco. Lucia amava ardentemente Samuel Beckett. Lucia voleva davvero essere una ballerina. Lucia odiava visceralmente la madre. Lucia litigava spesso, anzi, spessissimo, col padre, che non la voleva danzatrice come lei invece sognava. E il padre era nientedimeno che James Joyce. Lucia ha passato trent’anni in manicomio. Lucia è la protagonista di un graphic novel commovente, che dipinge a tinte vivide la fragilità umana in tutte le sue screziature. Memorabile, maestoso, solidissimo, eminentemente narrativo, pluristratificato, magnifico.