di Gabriele Ottaviani
Mentre tornavamo al campo, Christine fece un lungo elenco di strumenti necessari, con Iskander che, di tanto in tanto, aggiungeva qualcosa a sua volta. Visto che l’attenzione di tutti era su di lei, mi avvicinai a Griffin. Avendo cura di tenere bassa la voce, gli dissi: «Forse non dovresti venire con noi.» Un incredibile arcobaleno di colori attraversò il cielo: verde, bianco e rosso che sfumava verso il viola. Sembrava che il cielo fosse in fiamme e il ghiacciaio rifletteva i colori in modo spettrale. La mascella di mio marito si tese a quella proposta. «Ovvio che verrò con voi.» Come potevo farlo ragionare? «Griffin, se è l’umbra che senti, avvicinarti potrebbe non essere la cosa più saggia da fare.» «Se è l’umbra, sarò in grado di condurvi da lei,» ribatté…
Hoarfrost, Jordan L. Hawk, Triskell. Traduzione di Mariangela Noto. Con sapori insieme fantasy, storici, investigativi, horror e sensuali, il romanzo, di spiccata leggibilità, si apre narrando un periodo di inusitata tranquillità per lo stregone Percival Endicott Whyborne e suo marito Griffin Flaherty godono di un periodo di pace e tranquillità senza precedenti. Ovviamente, la quiete non può durare, ed è preconizzatrice di una tempesta: Jack, il fratello di Griffin, ha dissotterrato in Alaska, durante la corsa all’oro, uno strano oggetto che potrebbe salvare, dimostrando la scoperta di una civiltà sino a quel momento ignota, la carriera della loro amica, la dottoressa Christine Putnam. O potrebbe ucciderli tutti, dato che sembrerebbe avere a che fare con la magia nera… Intenso.