di Gabriele Ottaviani
È una “liturgia della libertà” che si realizza come una vera e propria santa messa, così che la Resistenza stessa diventa fonte di una sacralità che celebra l’uomo e l’intera umanità.
David Maria Turoldo, il resistente, Mimesis. A cura di Guerino Dalola e ANPI Franciacorta. Prefazione di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. Presbitero, filosofo, teologo, scrittore, membro dell’Ordine dei servi di Maria, definito la coscienza inquieta della Chiesa per il suo continuo e decisamente all’avanguardia prodigarsi per istanze di rinnovamento culturale, sociale, politico e religioso, di chiara ispirazione conciliare, poeta e antifascista, David Maria Turoldo, al secolo Giuseppe, che ha attraversato pressoché tutto il secolo breve, è la figura al centro di questo interessante e dettagliatissimo volume, che fornisce il ritratto di un uomo troppo poco conosciuto, e di una coscienza critica della quale oggi, in una realtà sempre più sciatta, invidiosa, rabbiosa, ipocrita e cattiva avremmo davvero bisogno.