di Gabriele Ottaviani
Il mio corpo si offre alle sevizie della gioia. Si concede come una troia da strada.
Arruina – Una favola oscura, Francesco Iannone, Il saggiatore. Francesco Iannone, al suo esordio, scrive in una lingua preziosa come un arazzo di fili d’oro un’opera che valica i confini del genere e in verità anche quelli della semplice, ammesso e non concesso che l’attributo sia adeguatamente qualificativo, letteratura, immergendosi e facendo immergere il lettore completamente in una dimensione onirica, atavica, ancestrale, caleidoscopica, sensuale, carnale, tradizionale eppure originale, modernissima, innovativa e innovatrice, quella di una fiaba atra ma non priva di lampi sfolgoranti di luce: c’era una volta un paese in cui una donna di mille anni allattava bambini morti, un poeta, una vecchia col latte nelle pupille, un contadino che in realtà era un cavallo e tanti altri personaggi. Tra questi una bambina, la cui sopravvivenza mette in pericolo l’esistenza del male, che dunque la rapisce… Da non perdere.