di Gabriele Ottaviani
Incubi, Michele Penco, NPE. Howard Phillips Lovecraft, vissuto – per lo più a Providence, località che ha il ruolo di capitale dello stato, piccolo e di tradizione democratica, del Rhode Island, tredicesimo a entrare a far parte della federazione degli USA, sabato ventinove di maggio dell’anno del Signore millesettecentonovanta – a cavallo fra il secolo decimonono e il ventesimo, quello breve per antonomasia, almeno stando alla storiografia, è stato critico, poeta e saggista di indubbio talento e chiara fama, nonché ritenuto in maniera pressoché unanime allora come oggi un precursore dalla fantascienza così come la conosciamo attualmente, e soprattutto uno dei maestri della letteratura horror, genere di cui ha saputo valicare i confini e che ha reso veicolo di una pletora di interessantissimi significati a vari livelli: per la prima volta un graphic novel ritrae il suo immaginario, e il risultato è da non perdere per intensità, cura, bellezza, potenza evocativa e narrativa.