di Gabriele Ottaviani
Un vecchio Rozzo, alto e allampanato, salutò il pubblico con i consueti salemelecchi dolciastri, poi venne il turno di Amito. Anche qui doveva purtroppo esserci una dissonanza. Ricorderete senz’altro che la Sala degli Specchi si distingueva proprio per la sua leggiadrìa ed eleganza: ebbene Amito non ebbe il coraggio di presentarsi, tra gli stucchi rococò e le tappezzerie azzurre, con una pelle di pecora addosso? Sì, una di quelle giacche da pecorai sardi o abruzzesi senza le maniche e senza i bottoni, solo pelo e di nuovo pelo! Ora penserete che me lo sia inventato per malignità, per rifarmi del paragone col pipistrello, o per movimentare il quadro della serata, ma non è così. I padroncini strabuzzarono gli occhi, allorché lo videro apparire conciato in quel modo, lui il maestro di cerimonie! Sembrava un pecoraio calato giù dai pascoli d’alta montagna, sembrava, altro che un maestro di cerimonie! Come vedete, non è facile fare gli scrittori, oggi, bisogna fare i conti con molti, molti imprevisti, la loro strada è disseminata tutta di mine sul tipo di Amito. Se vogliamo prescindere dalla scarsa affluenza di pubblico, che potrebbe essere vista quasi come una fatalità naturale, quella sera soltanto, di mine ce ne furono tre. Quella di Amito era, infatti, destinata a non essere l’unica, ma la prima.
Le memorie di una gatta, Lodovica San Guedoro, Felix Krull. La più volte candidata allo Strega Lodovica San Guedoro si cimenta questa volta col dar voce a una splendida gatta che sin da subito non si preoccupa degli errori che potranno riscontrarsi nel suo racconto, perché del resto anche la storia stessa della filosofia non è che un lungo procedere di errore in errore. Mangia bene, è coccolata, la sua indole non è malinconica come quella di tante sue amiche, si muove agilmente sullo sdrucciolevole pavimento della diplomazia, ha nobili e fiorentine origini (ricorda poco della sua infanzia, in ogni modo), una madre cacciatrice, la letteratura la affascina, anche se all’inizio le pare una sorta di strambo incantesimo, combatte con coraggiose lucertole, di tanto in tanto fa sogni premonitori, finché un giorno arriva Pio, e… Allegorico, elegante, intrigante, divertente.
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