di Gabriele Ottaviani
Sarebbe potuta morire in seguito all’aborto…
Lady Elizabeth, Alison Weir, BEAT. Traduzione di Chiara Brovelli. Hatfield è una splendida, augusta e austera residenza di campagna. Siamo nel sedicesimo secolo, in Inghilterra. Lì c’è Elisabetta. Che attende la sorella maggiore, Maria. Che l’ha odiata lungamente. Ma ora non può non provare un sincero dolore nel comunicarle quello che deve dirle. Anche lei, ora, si ritrova ad aver perso tutto. È una bastarda. Non più principessa. Solo lady. Perché sua madre, Anna Bolena, considerata traditrice, ha subito una sorte infame (del resto essere moglie di Enrico VIII non era propriamente garanzia di serenità…). È stata giustiziata, nella torre di Londra. Ma la sorte che si diverte con scherzi crudeli ha in serbo ancora delle sorprese per colei che riuscirà a salire sul trono… La storia è nota, il racconto è trascinante, intenso, interessante, solido, d’impatto emotivo. Da leggere.