di Gabriele Ottaviani
Se mi ammazzano, tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte.
Le indomabili – Storie di donne rivoluzionarie, Davide Steccanella, Paginauno. Louise Michel, Rosa Luxemburg, Petra Herrera, Alexandra Michajlovna Kollontaj, Inessa Armand, Dolores Ibárruri, Sophie Magdalena Scholl, Teresa Adele Binda, Imma Bandiera, Carla Capponi, Paola Del Din, Gabriella Degli Esposti Reverberi, Modesta Rossi Polletti, Virginia Tonelli, Joyce Lussu, Francesca Laura Wronowski, Giovanna Marturano, Bianca Guidetti Serra, Lidia Menapace, Cesarina Carletti, Caterina Picasso, Rosa Louise Parks, Angela Davis, Kathleen Cleaver, Haydée Tamara Bunke Bider, Monika Ertl, Patria Mercedes Mirabal, María Argentina Minerva Mirabal, Antonia María Teresa Reyes Mirabal, Vera Magalhães, Ana María Villareal, Norma Arrostito, Cecilia Magni Camino, Bernardine Dohrn, Kathleen Ann Soliah, Silvia Baraldini, Betty Friedan, Kate Millet, Anne Koedt, Adelaide Aglietta, Emma Bonino, Adele Faccio, Tina Lagostena Bassi, Adele Cambria, Gudrun Ensslin, Ulrike Meinhof, Margherita (detta Mara) Cagol, Elisabeth von Dyck, Barbara Balzerani, Eva Forest, Marixol Iparragirre Genetxea, Iratxe Sorzabal Diez, Mairead Farrell, Fusako Shigenobu, Leila Khaled, Leyla Qasim, Maria Pia Vianale, Franca Salerno, Fiora Pirri Ardizzone, Monica Giorgi, Petra Krause, Hedy Epstein e tante altre: sono donne. Straordinarie. Quella che chiamiamo normalità, per loro, sembra essere quasi un mefitico orpello di cui non hanno visto né vedono l’ora di liberarsi. Provenienti da ogni parte del mondo, hanno vissuto e vivono in tempi e luoghi differenti, hanno fatto scelte differenti, hanno interpretato e interpretano in maniere anche antitetiche il concetto stesso di ribellione, di rivoluzione. Mai allineate né ubbidienti, se non ai dettami del proprio pensiero, criticamente sviluppato, completamente autonome e coerenti, piene di fervore per gli ideali ai quali hanno consacrato e consacrano la parte più significativa della propria vita, in qualche caso compiendo anche azioni decisamente criminali per le quali, come giustizia vuole, hanno pagato e pagano il fio, rappresentano un ritratto individuale e collettivo, nella nostra società liquida, nel nostro tempo instabile nel quale ogni valore sembra essere stato svilito e ridiscusso, di figure individuali che hanno fatto della responsabilità un tratto distintivo. Interessantissimo, dettagliatissimo, semplice, leggibile, compiuto, approfondito: da non perdere.