di Gabriele Ottaviani
Harold Lloyd – Preferisco l’ascensore (Preferisco l’ascensore!, Il re degli scapoli, A rotta di collo, Il castello incantato). Per molti il cinema muto è l’essenza stessa della vecchiezza, di qualcosa di ormai anacronistico, fuori moda, fuori tempo massimo, niente di più di un bel reperto archeologico da conoscere per cultura generale, qualcosa di suggestivo ma assolutamente impraticabile oggi come oggi, benché abbia segnato a livello persino inconscio l’immaginario collettivo. Almeno prima di The artist, poi forse qualcosa è cambiato. Ma in realtà in ogni modo si tratta di un pregiudizio che come tutti i luoghi comuni probabilmente nasce soltanto da una certa superficialità, o dal ridotto numero di occasioni che si possono avere per conoscere una realtà che invece merita interesse e attenzione. È un limite da superare, insomma, fermo restando che ogni gusto ha la sua piena legittimità, e difficilmente è possibile ottenere un’opportunità migliore di quella che offre il cofanetto di due dvd (distribuito da A&R) in cui sono raccolti insieme quattro tra i più celebri film di Harold Lloyd, vero e proprio divo della settima arte dell’epoca, nato a Burchard, in Nebraska, nel milleottocentonovantatré, Oscar onorario nel millenovecentocinquantadue, morto a Beverly Hills nel millenovecentosettantuno. Storie divertenti e intriganti, di grande comicità, intelligenza, vitalità, intensità, che anche senza dialoghi riescono a comunicare in maniera efficacissima una variegata gamma di sensazioni. Da non lasciarsi sfuggire.