di Gabriele Ottaviani
Ho come la sensazione che mia sorella abbia trascorso tutta la sua breve esistenza in cerca di guai, solo per arrivare a toccare il fondo.
La ragazza nel parco, Alafair Burke, Piemme, traduzione di Sara Marcolini. Essere svegliati da una telefonata desta sempre una sensazione di sorpresa. E raramente ci si aspetta che la notizia che non poteva attendere sia buona. ha il cuore in soprassalto, e al tempo stesso è ancora in quel limbo di incertezza che dà il sonno quando risponde, Olivia. Dall’altro capo del telefono parla una bambina. Le chiede aiuto. Le dice un nome. Un nome che per Olivia vuol dire molto. Tanto. Forse troppo. Jack. Jack Harris. Scrittore. Suo vecchio amore. E si sa, gli amori che non hanno avuto modo di sbocciare sono per definizione quelli indimenticabili. Jack è accusato. Jack è innocente. Olivia lo difende. Ma le cose stanno davvero come sembrano? Un thriller psicologico claustrofobico e ad altissima tensione, che si legge d’un fiato.