di Gabriele Ottaviani
Potrei cominciare a eliminare lui, ad esempio.
Romanzo disumano, Alessio Pecoraro, Nulla die. Tutto è reale, e tutto al tempo stesso è assurdo. Dov’è la finzione? Dove risiede il vero? Cosa sta succedendo sul serio? Chi è, nel profondo, la voce che narra la storia, che mantiene viva e salda l’attenzione del lettore? Più che un romanzo, il libro di Alessio Pecoraro, quarantenne catanese dalla fervida inventiva e dalla felice vena, che si esprime in uno scrivere limpido e immediato, è un viaggio in una dimensione onirica e aspramente ironica, l’inseguimento di un acrobata che si muove sul filo tra farsa e dramma, attraverso incontri surreali e rocamboleschi. Interessante e originale.