di Gabriele Ottaviani
Due poliziotti che si sentono Starsky e Hutch – hanno pure una Mustang rossa bellissima – ma in realtà fanno apparire il QI di Coliandro pari a quello di Marie Curie fotografano un boss (con cui è colluso il loro capo) che quindi è costretto a cambiarsi i connotati. Per far questo fa rapire due chirurghi plastici. Ma c’è un equivoco, e la sua faccia prende le fattezze di quella di Peppino Di Capri. E da qui scaturisce un fuoco di fila di situazioni comiche. Con Lillo, Greg, Giulia Bevilacqua, Francesco Mandelli, Paolo Ruffini, il succitato interprete di Champagne, Roberta, Saint Tropez e mille altre canzoni che hanno fatto la storia della musica leggera italiana, tanti noti e validi caratteristi, Michela Andreozzi e Antonella Clerici: Natale col boss ha un mood che per certi versi ricorda Song ‘e Napule, e se certo non ha sempre toni preraffaelliti, né tantomeno si cimenta in approfondite esegesi in merito alla filosofia tomistica, francamente è esilarante.
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