di Gabriele Ottaviani
Otto persone, donne e uomini, statunitensi e non solo, giovani e meno, raccontano come l’oscurità sia per loro la porta di un viaggio angoscioso. I loro sonni sono infatti tormentati da sensazioni di oppressione, straniamento, dolore, ansia, paura. The nightmare è il racconto, canonico ma compiuto, punteggiato da alcune trovate interessanti e belle a vedersi che fanno ben vedere e vivere allo spettatore la percezione altrui che viene raccontata in presa diretta, dell’incubo, come d’altronde il titolo stesso evidenzia, e di tutti quei meccanismi complessi ma in fondo naturali che governano la transizione tra veglia e sopore, tra coscienza e oblio.