Maria Altmann è ebrea. I nazisti l’hanno costretta a lasciare l’Austria. E hanno depredato la sua famiglia. Una famiglia ricca. Che possedeva tanti quadri. Tra cui cinque Klimt. Uno in particolare è La dama in oro. Woman in gold. Ovvero, il ritratto di Adele Bloch-Bauer. La zia di Maria. A Maria muore la sorella maggiore. Siamo nel millenovecentonovantotto a Los Angeles. Maria ha già ottantun anni. E vuole riprendersi quello che le spetta. Non per i soldi. Per giustizia. Un giovane avvocato, figlio di un’amica, nipote di un grandissimo compositore, anch’egli ebreo austriaco costretto alla fuga, l’aiuta. E vince. È una storia vera. Il regista, Sam Curtis, realizza un discreto film per un mercoledì in prima serata sulla tv generalista, roba da quattro milioni e mezzo di spettatori, diciassette/diciotto per cento di share. Niente di più. Il problema è che lo fa al cinema. E che fa due film in uno. Da un lato il classico racconto dell’indicibile infamia hitleriana, dall’altro una commediola anche troppo leggera. Un equilibrio squilibrato, insomma, non solo per l’intersecarsi dei piani temporali diversi. Helen Mirren certo è brava, e pare che sia stata quasi più vera del vero nell’incarnare Maria: il problema è che forse è troppo brava rispetto al resto del cast. E che anche tra i cardigan del negozio di maglieria pare appena uscita da Buckingham Palace. Esci da questo corpo, Betty!, verrebbe da dirle. Tutto sommato comunque di Ryan Reynolds, Daniel Brühl, Tatiana Maslany, Max Irons, Elizabeth McGovern e di quasi tutti gli altri non si può dire male. Di Katie Holmes, invece, si deve. Sembra sempre che abbia visto la morte passarle accanto. Era più brava a interpretare Jackie Kennedy, e ho detto tutto. Forse è semplicemente incredulità: se sia perché la sceneggiatura le ha affidato il suddetto Reynolds per marito, come sostiene una cara e arguta amica e collega, o perché evidentemente vi sono persone che la considerano un’attrice, non è dato sapere. È solo che appare perennemente con una domanda impressa nello sguardo: che fine avrà fatto Dawson?