Fino a qui tutto bene. (E il sole diventa un punto fermo.) Ossia, per il momento ce l’abbiamo fatta. Per il futuro, si vedrà. Sogni, speranze, disillusioni, frustrazioni, rimpianti, paure, autocommiserazioni di cui però ci si pente quasi subito, goliardia, ideali e responsabilità, un bellissimo appartamento aperto alle feste e alla vita ma nel quale non si può più restare,perché una stagione, quella dell’università, è finita, e non tornerà. Problemi e opportunità da non lasciarsi sfuggire, nuovi inizi e un po’ di malinconia. E poi, come sempre, l’amicizia, che ha persino più sapore dell’amore. Una commedia corale gioiosamente dolceamara, ben scritta e ben diretta, il film di Roan Johnson, fresco come un’anguria (absit iniuria verbis, chi vedrà capirà…), presentato ieri sera al Tuscia Film Festival alla presenza di due dei protagonisti, Silvia D’Amico e Guglielmo Favilla. Stasera, alle diciannove e trenta, l’appuntamento è in Piazza della Morte con Andrea Bosca, che presenta il suo cortometraggio A tutto tondo, e poi, alle ventuno e quindici, seguirà la proiezione di Youth, del Premio Oscar Paolo Sorrentino, una delle “tre corone”, insieme a Moretti e Garrone, italiane presenti al recente festival di Cannes, con Jane Fonda, Rachel Weisz, Harvey Keitel e Michael Caine.