A Leningrado arrivarono di mattina presto e vennero alloggiati all’Hotel Drushba, poco distante dalla stazione Finlandia. Di giorno faceva un caldo discretamente umido e talvolta pioveva. La sera e la mattina presto la temperatura si irrigidiva. Cola dovette acquistare un maglione di pessima lana in uno dei negozi per turisti dove si usava solo valuta occidentale. A Kiev era stato sostanzialmente ligio agli appuntamenti della comitiva ma a Leningrado aveva deciso di sdirrazzare e di girare in solitudine per la città.
Cola Ierofani, edito da Città del Sole e scritto da Giuseppe Tripodi, è la storia di carne e politica del militante che dà il nome al libro. Politica perché il sogno della rivoluzione è raccontato nei dettagli: battaglie, impegno, volantini, manifestazioni, lotte per l’uguaglianza sociale che in tante parti d’Italia, nel Novecento, è ancora di là da venire. L’alienazione di cui tanto ha parlato e scritto Marx si fa nemico concreto, tangibile, che ha tanti volti: una sanità pubblica che non funziona, l’obbligo di lasciare la propria terra per cercare un minimo di benessere, ingiustizie, soprusi, angherie, disoccupazione e delinquenza che, con la miseria, prosperano. Eppure c’è un certo romanticismo in quel di Peripoli, estremo sud dello stivale, dove il dolore e la frustrazione cercano compensazione nel sesso, nella passione, negli amori, nel piacere che certo non si attiene ai dettami degli insegnanti del seminario dove Ierofani, cognome sacro ma anima profana, è stato per un certo periodo. Un personaggio, Cola, che davvero, come i più importanti della letteratura, riesce a coniugare in sé più dimensioni, felice sintesi di chiavi di lettura diverse e interessanti. Selezionato per il Premio Berto, il libro, caratterizzato da una prosa semplice, variegata, autentica e intensa, avvolge e coinvolge.
Grazie, mi incuriosisce come il libro é finito nelle mani di Ottaviani che ha veramente il dono della sintesi!
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Grazie a Lei! Molto semplicemente: abbiamo visto del libro nell’elenco del Premio Berto, ne abbiamo chiesto copia alla casa editrice, lo abbiamo ricevuto, letto, apprezzato e recensito!
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